Anima e cacciavite! Enrico Letta nuovo segretario PD

Conosco Enrico da molti anni, abbiamo fatto sempre politica insieme, condividendo valori e idee, per questo ero convinto che sarebbe stata la persona giusta per guidare il partito in questo momento così complesso. E le sue parole così chiare, ferme e incisive sono riuscite a convincere anche molti altri. Quello in Assemblea nazionale Pd, alla quale ho partecipato in qualità di membro, è stato un messaggio di speranza e fiducia, senza risparmiare critiche, parlando di giovani e ai giovani, di ambiente ed Europa, della transizione digitale, dei territori, della questione dei diritti delle donne, rilanciando l’importanza di tirare fuori l’orgoglio e non rassegnarsi alla sconfitta. La parola “insieme” come idea della politica in senso collettivo e la scelta strategica delle alleanze come rafforzamento del partito e del centrosinistra. E poi il giusto tributo di riconoscenza a Nicola Zingaretti.

Bisogna tornare a discutere dei temi e non di questioni interne di potere; di tornare a riaffermarci sui territori come il “partito della prossimità” e pensare alle piccole-medie imprese, al settore turistico e culturale messi in ginocchio dal Covid-19, allo sport, al preziosissimo mondo del terzo settore. Punti utili ad affrontare le difficoltà che ricadono sulle persone, sui territori. Anche nel nostro. E tornare a discutere in modo costruttivo, per costruire un nuovo Pd, ad esempio con la proposta delle Agorà democratiche. 

Dovremo tutti rimboccarci le maniche, perché l’Italia non ha mai vissuto un momento più difficile di questo dal dopoguerra: le diseguaglianze sono accresciute e i cittadini si aspettano, giustamente, delle risposte all’altezza, a partire da quelle sul dove e come destinare le risorse di Next Generation Eu.  Con le lotte intestine non sapremo dare una prospettiva né al Partito Democratico, né al centrosinistra, né al Paese, ha affermato Letta. Credo che il suo messaggio sia arrivato forte e chiaro e mi aspetto che anche nel nostro territorio, che è anche il suo, si segua con convinzione il percorso da intraprendere che è partito oggi, come ha detto Enrico: con “anima e cacciavite”, con spirito da “progressisti nei valori, riformisti nel metodo” e con “radicalità nei comportamenti”.

Andrea Pieroni

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