Enrico Letta e Andrea Orlando per Alessandra Nardini e Andrea Pieroni candidati alle Regionali 2020

“Andrea Pieroni e Alessandra Nardini sono due persone che hanno lavorato bene e che sono state coerenti e lineari, la cifra delle persone conta più di tutto ed essere delle persone per bene oggi in politica conta moltissimo”, così l’ex presidente del Consiglio Enrico Letta all’iniziativa Pd organizzata al circolo Arci Pisanova, alla quale sono intervenuti anche l’ex ministro Andrea Orlando e i due candidati Pd alle elezioni regionali del 20 e 21 settembre Pieroni e Nardini. 

Letta non ha usato mezzi termini: “Le nostre vite sono in gioco perché rischiamo che la Lega vada in Regione. Non è immaginabile che tutto ciò che si è fatto di buono negli ultimi decenni finisca nelle mani della Ceccardi e di Salvini”.  

“La Toscana non è una Regione come le altre – ha proseguito -: il suo risultato sarà guardato in tutta Europa perché è la regione italiana più conosciuta al mondo”.

Poi Letta, da pisano, è sceso sulle questioni locali, toccando alcuni temi tra cui quello dell’aeroporto dicendo che “nei prossimi cinque anni dovremo combattere, anche se vinceremo, soprattutto per l’aeroporto”. “Io vengo a Pisa spesso perché a Pisa ho i miei genitori e gli amici – ha specificato -, ma negli ultimi quattro mesi mi è capitato, e non era mai accaduto prima, di dover atterrare a Peretola e questa è una cosa insopportabile. Con in più il comandante dell’aereo che spiega ai passeggeri di tenere bene gli oggetti personali perché la frenata sarà molto forte, una cosa che spesso crea timori nelle persone a bordo. Noi consegniamo ad Andrea ed Alessandra la responsabilità di fare una battaglia più forte nei prossimi anni in Toscana a presidio dell’aeroporto Galilei”. 

Pieroni ha detto con soddisfazione che “siamo in tanti e questo segnala la vitalità del PD, del PD del “noi”, che fa comunità, gruppo, squadra e che lavora per il bene comune, per l’interesse generale e non per interessi particolari. Quel bene comune che è stata la cifra di questi cinque anni di legislatura nel Consiglio regionale della Regione Toscana: soprattutto nell’attenzione al lavoro; nella creazione del modello “toscano” della sanità, che si oppone a quel modello lombardo che ha mostrato tutte le falle proprio nel momento più duro, quello della pandemia; nell’attenzione al territorio, all’ambiente, ai paesaggi, i Parchi, le aree naturali. La Regione Toscana infatti è stata la prima regione in Italia ad introdurre nel proprio statuto il principio dell’economia circolare.

Abbiamo investito molto sul sostegno alle attività economiche, alle industrie, e al sistema di conoscenza e ricerca delle università e delle scuole di eccellenza che sostengono l’innovazione del sistema produttivo. La Regione Toscana ha fatto da tramite soprattutto i fondi europei, rispetto al cui utilizzo la Regione è leader e si è fatta conoscere a livello comunitario.

“Il centro-destra si fa largo alimentando paura e divisioni e facendo credere che i problemi si risolvano sollevando muri.” Poi l’affondo alla candidata alla Presidenza della Regione per la destra: “quando è stata sindaca di Cascina, scappata poi il prima possibile da quell’incarico, si è contraddistinta per due sole azioni emblematiche di un modo di governare che non risolve i problemi: la “ruspa” per il campo rom, che ha avuto l’effetto di spostare semplicemente il problema, nello specifico a Ponsacco, e lo spray al peperoncino che secondo la Ceccardi avrebbe dovuto risolvere il problema della sicurezza, per le donne nello specifico”.

Poi Pieroni si è spostato sul tema riguardante la “ricucitura della Toscana, dalla costa al centro: perché oggi c’è un centro che cammina più veloce e poi una Toscana costiera che fa più fatica. E questo è il tema dei temi da affrontare. Nella Commissione Toscana costiera abbiamo elaborato un progetto socio-economico per il suo rilancio. Nella prossima legislatura dobbiamo far sì che quel documento diventi la priorità dell’agenda di Governo della Regione. Tra le proposte da attuare in via prioritaria c’è quella di velocizzare il corridoio tirrenico, sia stradale che ferroviario, con collegamenti più veloci. Ma anche la necessità di creare un sistema aeroportuale che sia davvero integrato e di cui l’aeroporto Galilei deve essere il fulcro, perché Pisa ha le potenzialità per arrivare nei prossimi anni ai 7 milioni di passeggeri. Ma per questo occorre che gli investimenti per il Galilei debbano partire da subito”.

“Un altro tema strategico è quello di investire nelle aree periferiche e rurali del nostro territorio, come la Val di Cecina. Penso anche alla geotermia, una grande risorsa naturale, unica nel nostro territorio, che può fare bene all’economia e alle comunità, dobbiamo tornare a investire nella geotermia, anche per aiutare a sviluppare le infrastrutture, penso alle strade interne ex provinciali, oggi passate ad Anas. Aiutare le zone rurali e più decentrate, investendovi, significa mantenere la qualità della Toscana, rappresentata dalla Torre di Pisa dei centri culturali, ma è anche quella del paesaggio e delle bellezze ambientali, che dobbiamo preservare. Per preservarlo bisogna permettere agli abitanti di viverci in condizioni dignitose e con i servizi di cui abbiamo bisogno”.

“Il centro-sinistra è la garanzia più solida perché la Toscana continui ad essere una regione democratica, accogliente, e aperta soprattutto alle nuove sfide del futuro”, ha concluso Pieroni.

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