INCENTIVI GEOTERMIA, UN’INCERTEZZA CHE UCCIDE

Fare presto! Occorre riconvocare subito il tavolo al Ministero dello Sviluppo Economico.

La geotermia non può attendere oltre. In ballo ci sono 600/700 milioni di investimenti da parte di Enel Green Power, per nuovi impianti geotermici, in grado di creare 100 nuovi posti di lavoro, oltre a dare ossigeno ad un indotto in grande difficoltà.

Ad un mese esatto dall’incontro al MISE, presieduto dal sottosegretario Crippa, presenti Regione e comuni, non vi sono ancora certezze sugli incentivi per la geotermia. Dal governo solo affermazioni ambigue e nessun impegno concreto per reinserire nel decreto FER 2 gli incentivi cancellati col decreto FER 1.

La Regione Toscana ha fatto la sua parte, approvando ,a gennaio, una legge che fa chiarezza, fissando regole e modalità precise per lo sfruttamento della risorsa geotermica, avendo anche avviato il percorso per l’individuazione delle aree non idonee (ANI).

Ora tocca al governo fare la propria parte per evitare il collasso di un intero comparto e dei territori geotermici.

E gli incentivi non sono certo un problema economico! I dati aggiornati forniti dal GSE confermano, infatti, che gli incentivi alla geotermia costituiscono lo 0,65% del totale, essendo pari a 96,8 milioni di euro, a fronte di un totale di incentivi pari a 14,7 miliardi di euro. Sarebbe davvero colpevole che, per una somma di fatto residuale rispetto al valore complessivo degli incentivi, possa essere messo in ginocchio un comparto delle energie rinnovabili che utilizza tecnologia tutta made in Italy, il cui sviluppo consentirebbe alla Toscana di acreditarsi quale regione “carbon free” entro il 2050

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