Aeroporti toscani: Pisa deve trainare la crescita

Ho presentato un’interrogazione in Regione riguardante il calo dei passeggeri dell’Aeroporto Galileo Galilei di Pisa. Nel testo chiedo quali siano i motivi della flessione dei passeggeri riscontrata nel 2019. I dati di Toscana Aeroporti dei primi nove mesi del 2019 vedono il traffico di Pisa (4.255.589 passeggeri) a -1,9% rispetto allo stesso periodo del 2018 e due collegamenti (Trapani e San Pietroburgo) sono stati interrotti con conseguente calo di traffico. Al contrario i passeggeri del Vespucci di Firenze (2.195.248, la metà di quelli pisani), aumentano del +3,4% rispetto al 2018. Dati confermati a novembre 2019 con -1,7% del traffico di Pisa e il +4% di Firenze.
 
Se il sistema aeroportuale toscano vuole diventare il terzo polo in Italia (almeno 11 milioni di passeggeri), devono essere garantiti gli opportuni investimenti per proiettare Pisa verso i 7 milioni di passeggeri. Preoccupazioni che si estendono ai lavoratori dato che si stima che ogni milione di passeggeri richieda circa un migliaio di addetti tra diretti e indotto.
 

 
Rimane centrale poi la questione dei collegamenti ferroviari con Firenze: occorre impiegare nuove vetture, più idonee anche ai movimenti turistici, ridurre i tempi di percorrenza e riorganizzare la tratta conciliando i collegamenti diretti con il pendolarismo. Se investiamo su Pisa quale aeroporto intercontinentale e su Firenze come city airport il Galilei e il Vespucci sarebbero davvero complementari, evitando una concorrenza deleteria che alla fine avvantaggerebbe Bologna.
 
Dunque è opportuno sapere cosa intenda fare Toscana Aeroporti per valorizzare lo scalo internazionale di Pisa dal punto di vista dei voli, dei servizi e degli investimenti infrastrutturali necessari al suo potenziamento. E a che punto si trovano gli investimenti previsti, di circa 65 milioni di euro, per la qualificazione dello scalo di Pisa e come intenda attivarsi la Regione nei confronti di Toscana Aeroporti per velocizzare l’avvio degli interventi programmati. Lavori previsti per l’estate 2019, per i quali urgono rassicurazioni circa l’annunciato avvio a marzo 2020.
 
Il video dell’intervista rilasciata a 50Canale
 
Il testo dell’interrogazione
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