Un manifesto per la Val di Cecina

“La Val di Cecina è un condensato di realtà di valore che ne fanno un luogo unico e speciale per storia, cultura, ambiente, paesaggio, risorse naturali, industria, scienza, artigianato, turismo, prodotti agroalimentari di grande qualità, servizi”. Per questo il candidato al consiglio regionale della Toscanaper il Pd Andrea Pieroni ha previsto un manifesto per la Val di Cecina, che ha presentato alle varie realtà incontrate nella giornata del 21 maggio: dieci punti che sono dieci temi e “dieci comandamenti” per un territorio che deve crescere, specie ora, con le nuove criticità legate alla Smith Bits. “Vicenda
che – per Pieroni – merita il massimo impegno, ma che evidenzia ancora una volta la necessità di un Progetto Valdicecina organico e strategico, che comprenda l’industria, per uno sviluppo del territorio sostenibile, credibile, innovativo che offra nuove e qualificate opportunità di lavoro”. A cominciare dalla scuola, alla quale serve una integrazione più stretta tra formazione e lavoro, favorendo anche l’apporto di scuole di alta formazione. Poi, “La Val di Cecina – prosegue Pieroni – è la bellezza tipica della Toscana più vera e originale, con un territorio da tutelare e mettere in sicurezza. La geotermia e
il sale sono risorse strategiche il cui utilizzo sostenibile e ragionevole offre all’area opportunità preziose, amplificate da adeguate infrastrutture, partendo dalla messa in sicurezza della 68 e dal completamento della 439 dal bivio per Volterra a Saline”. Potenziare le eccellenze, a partire dall’Auxilium Vitae, è una necessità anche quando si parla di sanità, come pure la realizzazione delle case della salute. Ma nessun territorio resta vivo senza lavoro e in Val di Cecina, le strade da percorrere sono diverse, tutte necessarie: sostegno alle imprese giovanili e innovative nel campo dell’agricoltura e recupero del patrimonio agricolo, tra le priorità. “Sulla scia di Volterra, scelta dagli utenti del sito SiViaggia come quinta città d’arte più bella d’Italia – per Pieroni -, la Val di Cecina deve essere sempre più anche turismo, con un’offerta più ampia, legata a progetti e iniziative per la destagionalizzazione e che includa il fiume Cecina”.

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