Andrea Pieroni

Intervento sulla mozione della consigliera Galletti (M5S) respinta durante la scorsa seduta dell’Assemblea toscana

“Le scuole paritarie sono un pezzo insostituibile del sistema educativo regionale e svolgono una funzione formativa fondamentale nei nostri territori. Soprattutto nei piccoli centri dove spesso sono gli unici presidi educativi rimasti. Integrano in maniera consistente i servizi alla cittadinanza, sono riconosciute dalla legge nazionale n°62 del 2000 che le inserisce nell’alveo della scuola pubblica; qualora venissero a mancare la spesa per l’amministrazione sarebbe molto più alta. I numeri parlano chiaro. I contributi che la Regione nell’anno 2015-2016 ha erogato alle 775 sezioni di istituti paritari ammontano a 1mln e 600mila euro. Se le 775 sezioni delle paritarie fossero pubbliche il costo che la Regione Toscana dovrebbe sopportare sarebbe enormemente più alto. La richiesta dei cinque stelle è un po’ naif: chiedono di mettere un freno alle convenzioni stipulate tra Comuni e istituti, di fare pressione sul Governo affinché sia quasi azzerato il supporto finanziario alle scuole private. Una pretesa che non tiene conto della realtà e della funzione essenziale che queste scuole assolvono nelle nostre comunità, in particolar modo per quelle lontane dai grandi centri. Le scuole paritarie per l’infanzia sono soggetti privati che svolgono un servizio universale importante, è giusto che i contributi siano dati a seguito di una verifica attenta sui programmi, sui metodi d’insegnamento. Offrono prestazioni di interesse sociale e rientrano appieno nel principio di pluralità della scuola garantito dalla Costituzione”.