Province toscane, approvata in consiglio la mozione per richiedere modifiche alla ripartizione dei tagli

provincia-672Il Consiglio regionale chiede interventi urgenti a favore dei bilanci delle Province toscane e approva una mozione che impegna la giunta ad attivarsi nei confronti del governo e del parlamento. Il documento, proposto da me e dai consiglieri Leonardo Marras, Stefano Baccelli, Simone Bezzini, Massimo Baldi, Gianni Anselmi e Lucia De Robertis è stato illustrato in aula.

Le Province svolgono ancora funzioni importanti, nel campo dell’edilizia scolastica (349 edifici), della viabilità provinciale e regionale (8200 km di strade), dell’assistenza tecnico-amministrativa ai comuni. Il prelievo forzoso esercitato dal governo sui bilanci delle province, ha comportato un drenaggio di risorse dalle province toscane alle casse dello Stato. Il confronto nazionale della consistenza dei tagli che al primo posto c’è la Toscana, dove l’incremento di taglio è stato di 35,9 milioni che si aggiungono ai 54 milioni già tagliati con le manovre finanziarie precedenti. Altre regioni, invece, risultano particolarmente “favorite”: minori tagli di 16,4 milioni in Lombardia, 29 milioni in Veneto, 15 milioni in Campania, 10 milioni in Puglia. Allo stato attuale, nella nostra regione – prosegue Pieroni – sono ben sei su dieci le amministrazioni provinciali che si trovano nell’impossibilità di chiudere il bilancio di previsione 2016. Qualche settimana fa era scattato l’allarme perché secondo quanto stabilito dalla versione originale del decreto nazionale in Toscana sei province rischiavano il default. Con la conversione in legge del D.L. 113/2016, avvenuta ieri al Senato, la situazione si è almeno parzialmente modificata: questo scenario sembra essere scongiurato. Con questa mozione chiediamo comunque alla Giunta regionale di attivarsi presso la Conferenza Stato Regioni affinché alle province che tuttora conservano funzioni importanti siano garantite dignità e capacità di intervento rispetto alle importanti competenze che ancora assolvono.

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